L’innovazione non è una parola per convegni ma il segreto di qualunque azienda che resiste e riparte.

La discussione intorno alle PMI innovative e le Startup innovative si è riacceso dopo che è stato acceso il Fondo PMI e start up innovative. Infatti, il governo ha firmato il decreto MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, che stanzia 200 milioni di euro per sostenere soggetti impegnati in round di investimenti in linea con l’articolo 38 del Decreto Rilancio.
Ma cosa sono questi soggetti giuridici e quali sono le caratteristiche principali?
Come fa un imprenditore o un investitore a comprendere le reali peculiarità di questo genere di aziende riconosciute dalle Leggi dello Stato italiano?
Molti credono che PMI Innovativa e Startup innovativa siano la stessa cosa, ma non è assolutamente così per la Legge italiana e a fini fiscali e relativi controlli dell’Agenzia della Entrate.

Cosa sono le Startup Innovative

La startup innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita e rappresenta per questo uno dei punti chiave della politica industriale italiana.

Nel 2012, il D.L. 179/2012 ha introdotto alcune misure specifiche a sostegno di tale tipologia di impresa per supportarle durante il loro ciclo di vita (nascita, crescita, maturità). Con questo pacchetto, oltre a sviluppare un ecosistema dell’innovazione dinamico e competitivo, creare nuove opportunità per fare impresa e incoraggiare l’occupazione, si vuole promuovere una strategia di crescita sostenibile.

Le imprese in possesso dei requisiti possono accedere allo status di startup innovativa tramite autocertificazione sottoscritta dal legale rappresentante e godere delle agevolazioni registrandosi nella sezione speciale dedicata del Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della propria provincia.

Per conoscere tutte le startup innovative attualmente iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese, consulta la vetrina #ItalyFrontiers.

Le startup innovative possono godere dei benefici previsti entro i 5 anni dalla loro costituzione; trascorso tale periodo di tempo hanno la possibilità di trasformarsi in PMI innovative, senza perdere i benefici disponibili. Consulta la pagina dedicata alle PMI innovative per conoscerne i requisiti ed i benefici.

Quindi:

  1. costituite da meno di 5 anni;
  2. sede principale in Italia o in uno degli Stati Membri, con sede produttiva o filiale nel nostro Paese;
  3. produzione annuale di un valore inferiore ai 5 milioni di euro.
  4. non distribuiscono o hanno distribuito utili.
  5. produzione o vendita di prodotti o servizi innovativi altamente tecnologici.

Inoltre almeno uno  almeno uno dei seguenti tre requisiti:

  • investimento di almeno il 15% del fatturato in ricerca e innovazione.
  • un terzo di dipendenti è con un dottorato di ricerca oppure i due terzi hanno una laurea magistrale.
  • titolari, depositari o licenziatari di almeno un brevetto industriale.

 

Per maggiori informazioni visita il sito del MISE